Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Parmenide
‘Circolarità virtuosa’ e ‘virtù crudele’: per una pragmatica relazionale nel De beneficiis di Seneca
S. rappresenta la reciprocità del dare e dell’accipere come una circolarità iconicizzata dal mito delle Grazie e contrapposta alla finzione crudele della virtù derivata da una volontà simulata che trasforma il beneficio in iniuria
Romanità dell’effimero in Seneca
il problema della romanizzazione delle idee filosofiche greche sul concetto di istante: eclettismo e remore di S.; confronto con Orazio; rapporto con Eraclito, Epicuro, gli stoici; evoluzione nel pensiero di S.; la componente religiosa nella sua interpretazione dell’istante; prevalere della teologia sulla filosofia; modernità di S.
Seneca and the empire of signs
S. si confronta con l’abuso di potere di Nerone; forme di controllo su una potenza indisciplinata: S. scollega il potere della verità da forme di egemonia giustificate dalla metafisica; rifiuta la tesi che un impero corrotto sia basato sulla volontà divina. Il senso dell’assurdo, espresso come creatività, nelle tragedie di S. è paragonato a Ionesco e al Sisifo di Camus; in PRV S. combatte il paradosso insito nella domanda perché la Provvidenza permetta che i buoni siano affetti da sventure, la questione non è nuova , ma il suo contesto politico è stato spostato in quanto la figura dell’imperatore è assunta a figura divina.